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Convegno Vico Equense - La comunicazione istituzionale

  pubblicata il 04/04/2022

Categorie: Archivio 22 , iniziative andis nazionale

Rewind sul Seminario di Vico Equense

 

Nei giorni 24, 25 e 26 marzo u.s. nella splendida cornice dell’Aequa Hotel di Vico Equense (Na) si è svolto il Seminario Nazionale IL DIRIGENTE E LA COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE, organizzato dal Dipartimento Nazionale per la Formazione dell’ANDIS.

 

L’ESPERTO:

RENATO CANDIA (Vicenza, 1957). Laureato in Estetica a Bologna nel 1981, Dirigente scolastico dal 1994, si occupa come formatore e come pubblicista di problemi di teoria e di didattica della comunicazione.

Ha collaborato per i periodici La Gola, Alfabeta, La Scuola SE, MusicaScuola, Albero a Elica, Cinema & Cinema, Relazioni & Apprendimenti, Carte di cinema, Scuola e Didattica. E’ stato capo-redattore della rivista Ciemme-Comunicazioni di massa (Ed. Cinit, Venezia) dal 1991 al 1996.

E' stato professore a contratto di ‘Teoria e tecnica delle comunicazioni di massa’ presso la facoltà di Lettere dell'Università di Messina dal 2001 al 2005; è stato consulente di storia e didattica del cinema presso l’Istituto di Storia contemporanea di Ferrara dal 1995 al 1999; dall' a.s. 1999-2000 è stato esperto formatore per l'IRRSAE Sicilia del 'Piano nazionale sulla didattica del linguaggio cinematografico e audiovisivo nella scuola'.

È Dirigente scolastico a Lipari (ME) dal 2002.

 

I TEMI:

- La costruzione dell’immaginario e la solitudine del Re (COMUNICAZIONE INTRA-PERSONALE);

- Collaboratori, Staff, Referenti: la narrazione istituzionale (COMUNICAZIONE INTER-PERSONALE ovvero del GRUPPO FAMILIARE)

- Circolari, Protocolli, Avvisi, Note e Diffide come generi letterari (COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE/AZIENDALE)  

- Web, Cloud, Link, Spot, Banner ovvero l’apparentemente inessenziale (COMUNICAZIONE MACRO-SOCIALE)  

 

IN SINTESI:

La comunicazione istituzionale come strumento indispensabile di pianificazione e organizzazione delle attività del Dirigente scolastico, specie in tempi come questi di complessità e di emergenze interminabili, richiede competenze e quadri teorici di riferimento, utili a costruire relazioni costruttive, a gestire mediazioni quotidiane ma, soprattutto, a formalizzare e diffondere la propria visione di scuola.

Il percorso formativo parte dal modello dei livelli di complessità della comunicazione: da quella con se stessi, attraverso la quale il Dirigente mette, in un certo senso, ‘ordine’ alla propria visione del contesto istituzionale dove opera, individuando le priorità che meglio considera congeniali al suo ‘fare scuola’ (per stesso, per la propria formazione e per lo specifico del rapporto con il contesto del mondo reale dove si trova ad operare), alla scelta del proprio staff (vera e propria ‘famiglia’ nell’azione quotidiana dell’Istituzione), alla gestione dell’interlocuzione interna ‘aziendale’ (collegio docenti e personale ATA) fino all’interlocuzione esterna col ‘resto del mondo’ (famiglie, Enti e Stakeholders vari). Il Dirigente scolastico orienta il proprio agire comunicativo orientandosi tra due modelli: quello espressivo, dove può esprimere se stesso, anche umoralmente, con gli interlocutori che condividono con lui una comune visione della scuola e quello funzionale-strumentale, dedicato invece a fornire istruzioni semplici su procedure da mettere in atto.

Una corretta e consapevole gestione del proprio agire comunicativo risulterà comunque efficace nella definizione delle relazioni professionali che il Dirigente è chiamato a gestire, offrendo allo stesso tempo un’immagine propositiva e costruttiva della scuola che è stato chiamato a dirigere.

 

LA PARTECIPAZIONE:

Pienamente soddisfatti i dirigenti scolastici e i docenti partecipanti, provenienti da tutte le parti d’Italia.

Esauriti tutti gli 80 posti resi disponibili dalla struttura nel rispetto delle restrizioni Covid.

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