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Presso il Resort Hotel Santangelo a Pimonte (NA) si è inaugurato l'XI congresso Nazionale ANDIS. Oggi è stata la volta della relazione del presidente uscente
Il nostro 11° Congresso nazionale si tiene con un anno di ritardo rispetto alla scadenza prevista per il 2021 a causa della drammatica pandemia che negli ultimi due anni ha stravolto tempi, ritmi e modalità del nostro vivere.
Superata la fase dell’emergenza, avvertiamo oggi la necessità di adottare una narrativa di ripartenza che ci consenta di riallacciare il filo interrotto della nostra identità, dei nostri valori, dei nostri progetti.
Il titolo che il Direttivo nazionale ha individuato per questo Congresso rimanda alla storia della nostra associazione, da un lato alla tenacia che abbiamo dimostrato in 34 anni di vita associativa nel perseguire obiettivi di promozione, sviluppo e progresso della scuola pubblica, dall’altro alla passione e alla coerenza con cui abbiamo saputo rappresentare gli interessi e le esigenze professionali dei dirigenti scolastici presso gli Organismi politici, l’Amministrazione, le Organizzazioni sindacali, le Associazioni professionali della scuola.
In queste due giornate di riflessione sulle prospettive di rinnovamento della scuola e della dirigenza ripercorreremo le tesi che abbiamo dibattuto nei mesi scorsi nel Consiglio Direttivo e nei Congressi territoriali e che ritrovate nel documento in cartella dal titolo PER L’AVVIO DEL DIBATTITO CONGRESSUALE.
Auspico che, al termine dei lavori, gli organismi che andremo ad eleggere possano disporre di linee guida sulle azioni da intraprendere per il miglioramento del sistema educativo e della dirigenza.
Per non sottrarre spazio al dibattito, tratterò solo ad alcune questioni che negli ultimi mesi hanno subito ulteriori sviluppi, come il nuovo reclutamento dei docenti, l’insufficiente investimento del PNRR su nidi e scuola dell’infanzia, la scarsità di fondi destinati al rinnovo del patrimonio edilizio, la responsabilità della sicurezza degli edifici.
Investire su una nuova figura di insegnante
Da tempo l’ANDIS sostiene la necessità di affrontare la questione dei bassi risultati degli apprendimenti e della dispersione scolastica investendo di più sull’insegnamento, al fine di renderlo maggiormente personalizzato e motivante. A parere dell’ANDIS occorre investire su una nuova figura di insegnante, che sappia essere non solo educatore attento ai modi di essere e di apprendere dei ragazzi del nostro tempo, ma anche capace di trasformare la lezione in una grande e continua attività laboratoriale di cui sappia essere regista e facilitatore dei processi cognitivi.
Pare che vada nella giusta direzione la riforma del sistema di reclutamento e di formazione iniziale e continua dei docenti che il Governo ha varato con il Decreto Legge 24 aprile 2022 n.36 nell’ambito delle semplificazioni per l’attuazione del PNRR.
Si prevede un percorso universitario di formazione iniziale e di abilitazione degli insegnanti di posto comune e poi adeguate forme di tirocinio diretto presso le scuole.
Viene previsto un concorso pubblico con cadenza annuale per il reclutamento dei docenti, in modo da coprire con regolarità e stabilità le cattedre disponibili con insegnanti di ruolo ed evitare per il futuro l'allargamento del precariato.
Si introduce un periodo di prova di un anno con valutazione finale. Aspettiamo di discutere i dettagli in sede di conversione e di scrittura dei decreti attuativi.
Riguardo alla formazione in servizio dei docenti, l'ANDIS ha sempre sostenuto che tale attività debba uscire dalla sfera della facoltatività e dell'occasionalità, in quanto la formazione continua e strutturata del personale scolastico è condizione imprescindibile per il miglioramento della qualità del sistema di istruzione e formazione. Siamo favorevoli, quindi, all’avvio di un sistema di formazione continua e strutturata del personale scolastico, anche se al momento non è chiaro come sarà costituita e come funzionerà la Scuola di Alta Formazione che, secondo la riforma, dovrà erogare corsi on line al personale dirigente, docente e ATA. Auspichiamo che, nel corso degli incontri che precederanno l’emanazione dell’apposita Direttiva del Ministro dell'Istruzione o in sede di audizione presso le Commissioni parlamentari, all’ANDIS come a tutte le altre Associazioni professionali venga confermato il riconoscimento di Ente formatore già attribuito con la Direttiva n.170.
Aumentare le risorse per nidi e scuole dell’infanzia per sanare gli squilibri
Nel settembre 2021 il Consiglio Nazionale dell’A.N.DI.S. aveva chiesto al Governo di operare in direzione di una “perequazione degli interventi in modo da sanare i forti squilibri esistenti nel nostro Paese in termini di infrastrutture e di servizi (nidi, scuole dell’infanzia, tempo pieno, tempo prolungato)”. A tale scopo l’ANDIS aveva sollecitato il Governo ad implementare da subito il “sistema integrato di educazione e di istruzione 0-6” previsto dalla legge 107/2015 e dal successivo D. Lgs 65/2017.
Scopriamo oggi che l’investimento previsto nel PNRR si riferisce esclusivamente alla costruzione, riqualificazione e messa in sicurezza degli asili nido e delle scuole dell’infanzia con fondi da erogare agli EE.LL. e si limita a prevedere che entro il 2026 si possa disporre di un numero di locali tali da determinare un aumento di circa 228.000 nuovi posti tra asili nido e infanzia. Credo che di questo passo sarà difficile combattere le povertà educative e ridurre le disuguaglianze.
L’edilizia scolastica
Da tempo l’ANDIS protesta perché manca un piano nazionale di riqualificazione e di ammodernamento degli edifici scolastici, che risolva sia il problema della sicurezza che quello della funzionalità pedagogica e didattica degli ambienti di apprendimento.
Con un documento del 2021 avevamo segnalato al Ministro dell’Istruzione che il fondo di 800 milioni previsto nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per il risanamento strutturale degli edifici scolastici appare palesemente insufficiente rispetto agli obiettivi dichiarati, dal momento che il patrimonio edilizio della scuola italiana comprende 43.000 edifici e che la maggior parte di essi versa in stato di avanzato degrado o sorge in zona a rischio sismico e ambientale.
Se aprite oggi il sito del Ministero, nella pagina in primo piano dal titolo FUTURA (dedicata allo stato di avanzamento dei progetti del PNRR relativi all’istruzione) trovate pubblicato con grande enfasi che “saranno 216 le nuove scuole, innovative e sostenibili, che saranno finanziate con le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”. E questo entro il 2026.
Di questo passo - ci chiediamo - quando potranno cambiare le condizioni di sicurezza dei locali in cui ogni giorno studiano e lavorano più di 9 milioni di persone tra studenti e personale?
La responsabilità della sicurezza degli edifici
Riguardo al tema delle responsabilità in capo ai dirigenti scolastici nella gestione della sicurezza degli edifici, dopo anni di appelli e denunce rimasti inascoltati avevamo salutato con soddisfazione la soluzione adottata dal Legislatore di inserire nella Legge 215/2021 una modifica dell’art. 18 del Testo Unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro che andava nella direzione delle proposte avanzate dall’ANDIS.
Considerato che era scaduto il termine ordinario, di fronte all’ingiustificabile immobilismo del nostro Ministero, con un documento a firma congiunta ANDIS – CISL Scuola – DISAL dello scorso 23 dicembre abbiamo sollecitato il Ministro dell’Istruzione ad adottare senza ulteriore indugio il previsto decreto di concerto con il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, sentita la Conferenza Stato-città ed Autonomie locali. Abbiamo altresì raccomandato al Ministro Bianchi che, nella stesura del predetto decreto, si proceda ad una corretta e chiara ripartizione delle responsabilità tra dirigenti scolastici ed Enti Locali proprietari, prevedendo espressamente che i dirigenti scolastici sono esonerati da qualsiasi responsabilità (civile, penale, amministrativa, disciplinare) qualora dimostrino di aver assolto con tempestività all’obbligo di richiesta all’Ente proprietario degli interventi strutturali, di manutenzione e di messa in sicurezza degli edifici. Abbiamo appreso da qualche settimana che finalmente è stata avviata l’interlocuzione con il Dicastero del Lavoro per fissare le modalità di redazione congiunta del DVR da parte del dirigente scolastico e dell’Ente locale proprietario.
Il bilancio del mio secondo mandato
Anche negli ultimi quattro anni di presidenza ho fortemente avvertito la responsabilità di dover rappresentare la più grande e antica associazione professionale di dirigenti scolastici.
Uno dei miei primi obiettivi è stato quello di accreditare l’associazione presso il nuovo decisore politico e farla riconoscere quale risorsa fondamentale di competenze e di affidabilità su tutte le questioni di politica scolastica e di ordinamento.
Oggi possiamo essere davvero soddisfatti perché negli ultimi anni l’ANDIS ha rafforzato il ruolo di interlocutore attivo in materia di istruzione sia nelle più rilevanti sedi istituzionali (Ministero dell’Istruzione, Commissioni Istruzione e Cultura di Camera e Senato, Gruppi Parlamentari, etc.) sia presso i soggetti che a vario titolo si occupano di scuola e di dirigenti scolastici (Forum della Associazioni professionali, Uffici Scolastici Regionali, Organizzazioni Sindacali, Istituzioni scolastiche, riviste e testate specializzate.
Sono stati ulteriormente consolidati i legami dell'ANDIS con le Università e il mondo della ricerca, in particolare con l’INDIRE, l’INVALSI, l’Istituto delle Ricerche sulla Popolazione e le Politiche del CNR.
Ho perseguito costantemente l’impegno a realizzare nell’associazione la più ampia collegialità possibile, nonché l’ascolto continuo degli organismi statutari nazionali e territoriali.
Al Consiglio Direttivo che si è insediato nel 2018 ho chiesto di lavorare con passione e spirito critico, in ottica propositiva e con metodo di squadra, in modo da poter intervenire con competenza e tempestività su tutte le questioni che di volta in volta interessavano il mondo della scuola e della dirigenza.
Come per il passato, ho messo al centro della riflessione associativa il tema del ruolo della dirigenza scolastica in una prospettiva di miglioramento continuo della funzione.
Il Direttivo è stato chiamato a prendere posizione su tutte le questioni che di volta in volta si presentavano come prioritarie nel dibattito sulla scuola, come l’innalzamento della qualità degli esiti di apprendimento, la valutazione, la sicurezza delle scuole, il reclutamento, la formazione in servizio, la privacy, l’organizzazione del lavoro delle segreterie, le procedure PON, la professionalizzazione del personale ATA, ecc.
Un riferimento particolare voglio dedicare al lavoro che l’Associazione ha prodotto nel drammatico periodo dell’emergenza pandemica, che ci ha visti costantemente impegnati al fianco dei colleghi e delle scuole sia nell’esame delle criticità emergenti che nell’elaborazione di proposte e richieste da avanzare al Legislatore e all’Amministrazione.
Su molti temi l'ANDIS ha offerto validi contributi al dibattito professionale e politico in atto ed ha espresso puntuali osservazioni e valide proposte nelle diverse sedi istituzionali, in particolare presso l’Amministrazione e le competenti Commissioni parlamentari e ministeriali.
Il Direttivo nazionale, i Dipartimenti e le Sezioni territoriali hanno saputo affrontare con generosità e competenza tutte le questioni che di volta in volta l’emergenza poneva alle istituzioni scolastiche: l’interpretazione di DPCM, note e direttive, la chiusura delle attività, la riorganizzazione del lavoro del personale, l’utilizzo dei fondi per l’emergenza, la fornitura dei dispositivi agli alunni, l’organizzazione della didattica a distanza, la tutela antinfortunistica, i protocolli di sicurezza, le valutazioni periodiche e finali, l’organico COVID, gli esami di Stato di I e II ciclo, le problematiche psicologiche degli studenti, la scuola estiva, la ripresa delle attività in presenza, l’obbligo vaccinale, il controllo del Green Pass, etc.
Si è trattato di un periodo intenso e di grandissimo stress per tutti i colleghi in servizio, che il Direttivo ha voluto seguire con costante attenzione e capacità di supporto.
L’analisi delle difficoltà maggiormente avvertite nelle scuole è stata condotta anche con il ricorso a due lodevoli sondaggi somministrati il primo a fine ottobre 2020, relativamente alle criticità in atto a due mesi dalla ripartenza delle attività, il secondo a fine marzo 2021 finalizzato a conoscere l’opinione dei colleghi sulla riapertura delle scuole decisa dal Governo e a raccogliere richieste di interventi ritenuti indispensabili per la ripresa delle lezioni in presenza e in sicurezza.
In entrambi i casi i dati rilevati con i nostri strumenti hanno avuto il merito di riuscire a fotografare le questioni aperte, per cui sono stati ampiamente apprezzati dagli addetti ai lavori e dagli organi di informazione.
Il Consiglio Direttivo si è costantemente impegnato, inoltre, nel perseguire lo sviluppo e l’ampliamento della rete associativa. Il risultato è oggettivamente incoraggiante: nel 2021 abbiamo di nuovo oltrepassato la quota dei 1.000 soci, portando a più di 7.000 il numero dei dirigenti che storicamente si sono iscritti all’ANDIS. Al momento sono formalmente costituite 14 Sezioni Regionali (che aggregano soci di ben 18 regioni) e 17 Sezioni Provinciali (altre 4 sono in via di costituzione in Friuli V.G.).
Un risultato davvero incoraggiante di cui possiamo andare fieri.
Sento, infine, di dover fare un breve riferimento al lavoro sviluppato dal nostro Dipartimento per la Formazione particolarmente nel periodo dell’emergenza pandemica durante il quale ha dovuto e saputo rimodulare l’offerta formativa già progettata organizzando una serie di incontri in videoconferenza con esperti di valore, come Giancarlo Cerini, Roberto Maragliano, Laura Paolucci, Tiziana Coccoluto, Angelo Paletta, Giuliani, Magaletti, Maricelli di C&C Consulting.
Particolare attenzione il Dipartimento ha rivolto alla formazione dei neo-dirigenti e degli idonei al concorso DS, organizzando incontri periodici per approfondire le problematiche professionali che i neo-assunti si trovano ad affrontare.
L’impegno del Dipartimento si è concentrato anche sulla preparazione ai concorsi straordinario e ordinario dei docenti e sulla formazione in ingresso e in servizio dei dirigenti scolastici con un’intensa attività di consulenza e tutoraggio. Sono stati realizzati ancora due corsi di formazione destinati a DSGA, Dirigenti, Ass.Amm. e docenti collaboratori del DS sulla gestione e l’amministrazione delle risorse della scuola. Un riferimento breve, infine, va fatto alla nostra piattaforma “dedicata” FormAndis in funzione da tre anni, in cui il Dipartimento per la Formazione rende disponibili ai soci e ai partecipanti alle iniziative formative i materiali documentari, le videoregistrazioni di convegni seminari e webinar formativi, le slide degli esperti, nonché letture ragionate di atti legislativi e normativi.
Nell’arco del mio secondo mandato l’ANDIS ha investito molto anche sul miglioramento della comunicazione associativa. Attualmente siamo in condizione di inviare agli iscritti le comunicazioni di interesse professionale o associativo, i materiali presentati dagli esperti nelle iniziative formative, le locandine degli eventi programmati, i documenti nazionali, gli articoli e le agenzie di stampa che ci riguardano, i documenti deliberati dagli Organi statutari ed altre informazioni di settore.
Per la comunicazione verso l’esterno abbiamo migliorato il sito web nazionale e i siti web regionali. Grande risalto hanno avuto negli ultimi anni il blog, la pagina facebook nazionale e le numerose pagine facebook regionali.
Da un anno l’ANDIS si è dotata di un Ufficio Stampa affidato ad un giornalista professionista, il che ci ha permesso di essere spesso presenti sulle agenzie nazionali di stampa e di far conoscere ad un pubblico molto più ampio le prese di posizione, le note stampa e i documenti degli Organi associativi.
Ovviamente la comunicazione ANDIS continua ad utilizzare anche i tradizionali canali della posta elettronica ordinaria e PEC, degli sms e dei gruppi WhatsApp.
Un altro importante risultato da evidenziare è l’accordo concluso due anni con C&C Consulting per l’utilizzo gratuito della piattaforma CISCO Webex. Questo ci consente di collegarci in modalità sincrona con soci, dirigenti e personale delle scuole sia in occasione di eventi formativi sia per riunioni associative o di servizio.
Da quanto detto si deduce che ho motivo di ritenermi pienamente soddisfatto dei risultati conseguiti dall’associazione in questi ultimi quattro anni.
Se può essere considerato positivo il bilancio di questo mio secondo mandato, il merito non è dovuto soltanto alla qualità della leadership che ho saputo esprimere, ma anche alla collaborazione forte e competente che mi è venuta dal Direttivo e dal Consiglio nazionale, dall’impegno che ciascuno dei componenti ha profuso sui temi della scuola e della dirigenza.
Per questo motivo sento il dovere di ringraziare ad uno ad uno tutti i membri del Direttivo uscente: Angela Randazzo – Domenico Ciccone - Gregorio Iannaccone – Luciano Berti - Paola Bortoletto – Paolo Cosulich - Rossella De Luca - Stefano Pollini e Vincenzo Petrosino. Sento di esprimere sincera gratitudine anche al Presidente Nicola Puttilli e a tutti i componenti del Consiglio nazionale dell’ANDIS. A ciascuno di loro voglio riconoscere pubblicamente la dimensione e la qualità dell’impegno che in questi anni hanno profuso a favore della nostra associazione.
Un ringraziamento speciale sento di dover rivolgere a Gregorio e a Paola, per la collaborazione attenta, continua, competente, autorevole che generosamente mi hanno offerto. Senza il loro aiuto non sarei stato capace di realizzare nessuno dei risultati che innanzi ho presentato.
Auspico che questo XI Congresso, nell’interesse esclusivo di una sempre più forte affermazione della nostra associazione, in un clima di serenità e concordia sappia individuare per la presidenza e il direttivo le migliori risorse in campo per esperienza, competenza e passione.
Lunga vita all’ANDIS! Paolino Marotta
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