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ANDIS: speravamo in investimento per ripartenza

  pubblicata il 22/08/2022

Categorie: Archivio 22 , in primo piano

Nota stampa

22 agosto 2022

I dirigenti scolastici, coadiuvati dalle figure di staff e dal personale ATA, stanno già predisponendo le misure atte a garantire con la prossima riapertura di settembre lo svolgimento delle attività didattiche in presenza e in sicurezza. Tanto in riferimento alle Linee guida delle autorità sanitarie in merito all’adozione di dispositivi di purificazione e di aerazione del 3 agosto2022; e delle Indicazioni strategiche per la mitigazione delle infezioni da SARS-CoV-2 in ambito scolastico del 5 agosto e della successiva nota MIUR del 19 agosto sul contrasto alla diffusione del contagio da COVID -19 in ambito scolastico. Bisogna subito dire che tutte queste indicazioni non cambiano le misure precauzionali che le scuole hanno messo in atto già negli scorsi anni e, con le dovute accortezze che la pandemia ci ha insegnato a rendere abituali, nello scenario di avvio dell’a. s. saranno persino ridotte.

Fin dall'inizio della pandemia l’ANDIS ha chiesto al Governo e al Ministero di agire a livello di sistema, avviando un serio e programmato intervento per contrastare i contagi, come l’installazione nelle scuole di sistemi di ventilazione meccanica, che risultano efficaci, secondo le indicazioni dell'Oms o il recente studio su classi della regione Marche.

Nonostante ciò, il Ministero “raccomanda che l’utilizzo dei dispositivi di sanificazione, purificazione e ventilazione sia preso in considerazione solo una volta che misure come la semplice ventilazione delle aule attraverso l’apertura delle finestre possa migliorare sensibilmente la qualità dell’aria”.

 Di questo passo non si arriverà mai a soluzioni concrete.

L’ANDIS propone un approccio multifattoriale e non al ribasso.

Il fatto poi di investire i dirigenti della richiesta alle autorità competenti di effettuare i monitoraggi sulla qualità dell’aria indoor sembra pura utopia, dato che i Dipartimenti di prevenzione delle ASL sono in affanno e le ARPA dichiarano di non essere preposte a tale compito.

 Sappiamo che non si può fare tutto e subito, ma ci saremmo aspettati un investimento più convinto sul tema della qualità dell’aria nelle scuole.

Un intervento deciso in tale direzione farebbe davvero la differenza nel caso i contagi ripartissero.

 

Il presidente nazionale

Paola Bortoletto

ROMA 
(ANSA) - ROMA, 22 AGO - "Il fatto di investire i dirigenti della richiesta alle autorità competenti di effettuare i monitoraggi sulla qualità dell'aria indoor sembra pura utopia, dato che i Dipartimenti di prevenzione delle Asl sono in affanno e le Arpa dichiarano di non essere preposte a tale compito. Sappiamo che non si può fare tutto e subito, ma ci saremmo aspettati un investimento più convinto sul tema della qualità dell'aria nelle scuole. Un intervento deciso in tale direzione farebbe davvero la differenza nel caso i contagi ripartissero". Lo dice all'ANSA Paola Bortoletto, presidente nazionale Andis. "Fin dall'inizio della pandemia l'Andis ha chiesto al Governo e al Ministero di agire a livello di sistema, avviando un serio e programmato intervento per contrastare i contagi, come l'installazione nelle scuole di sistemi di ventilazione meccanica, che risultano efficaci, secondo le indicazioni dell'Oms o il recente studio su classi della regione Marche. Nonostante ciò, il Ministero "raccomanda che l'utilizzo dei dispositivi di sanificazione, purificazione e ventilazione sia preso in considerazione solo una volta che misure come la semplice ventilazione delle aule attraverso l'apertura delle finestre possa migliorare sensibilmente la qualità dell'aria". Di questo passo non si arriverà mai a soluzioni concrete", prosegue la presidente del sindacato. "L'Andis propone un approccio multifattoriale e non al ribasso. Il fatto poi di investire i dirigenti della richiesta alle autorità competenti di effettuare i monitoraggi sulla qualità dell'aria indoor sembra pura utopia, dato che i Dipartimenti di prevenzione delle Asl sono in affanno e le Arpa dichiarano di non essere preposte a tale compito. Sappiamo che non si può fare tutto e subito, ma ci saremmo aspettati un investimento più convinto sul tema della qualità dell'aria nelle scuole. Un intervento deciso in tale direzione farebbe davvero la differenza nel caso i contagi ripartissero", conclude Bortoletto. (ANSA). 
VR/

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